Di “Viva la Befana” hanno detto…

Scrive l’Assessore alle Politiche Culturali della Città di Castello Rossella Cestini

Rossella Cestini

Città di Castello, porta rinascimentale in un’ Umbria conosciuta per le sue vestigia medievali, non poteva mancare al corteo di “Viva la Befana” perché da anni ospita nel giorno dell’Epifania la suggestiva discesa del popolare personaggio dalla torre civica, grazie alla collaborazione e alla perizia degli uomini del Distaccamento tifernate dei Vigili del fuoco. Siamo un territorio che lavora con passione alla conservazione e alla contaminazione di tradizioni, ognuna a suo modo, patrimonio della nostra cultura.
Accanto alla Befana infatti quest’anno abbiamo promosso una mostra dedicata alle letterine che i bambini, dagli anni Trenta ad oggi, hanno scritto a Gesù bambino in occasione del Natale, pensando di attualizzare una memoria che accomuna generazioni di italiani, di ogni latitudine e ceto e che stava correndo il rischio di essere messa in ombra da altri simboli del Natale, ugualmente sentiti ed evocativi ma dall’origine forestiera. Come le persone, anche le culture devono imparare a convivere, ciascuna gelosa della sua identità ma aperta ad incontri e scambi, che – siamo convinti – non ne annacquano affatto i valori fondanti.
Sono queste le ragioni che il prossimo sei gennaio ci conducono a Roma per onorare insieme alla Befana il valore del dono, specie se inaspettato, e della diversità, così evidente in quella vecchietta dall’aspetto solo apparentemente minaccioso.

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